Chi ha paura di C38?

C38 è il collettivo di Lettere e Filosofia. Collettivo + via zamboni 38 = C38.
C38 è una storia di fantasmi.

Il nostro fantasma è attuale (per quanto virtuale): prima si aggirava per l’Europa, ora per il globo.

E’ uno strano fantasma capace di incarnarsi in migliaia di corpi che scoprono un movimento, e si riprendono i loro spazi all’università. Migliaia di corpi in agitazione, che occupano un treno per andare a Roma ad assediare il parlamento, prendendo la parola la prima volta, da quando esiste l’università del 3 + 2.

Ma prendere parola significa parlare una lingua nuova, intraducibile per il potere: parlare di autoformazione, di rifiuto del lavoro e reddito, di autorganizzazione, autoriforma per un’ università nomade, di saperi liberi. Parlare di fuga da un comando che parassita la nostra creatività mettendo a profitto i saperi, le emozioni, gli affetti, la nostra stessa vita. Essere contro l’università del 3 + 2, l’università delle passioni tristi: un deprimente ibrido tra strategie disciplinari e di controllo postfordiste (delocalizzazione dei poli, misurazione dei saperi in crediti), ritmi da produzione taylorista (i cicli) e assetti di potere feudali (baronie & co.).

Nel nostro piccolo abbiamo provato a tradurre alcuni degli strani suoni del fantasma.

Autoformazione: abbiamo organizzato seminari autogestiti: un ciclo su Gilles Deleuze, il filosofo della creazione e della molteplicità (che ha avuto luogo nel semestre scorso) e una nuova serie di incontri (work in progress, a breve in queste aule) sul tema-fulcro dell’innovazione.
Momenti di dibattito, critica e costruzione di uno spazio che eccede le anguste gabbie della produttività e del dispotismo accademici. Momenti di resistenza.

Autoriforma: vogliamo intervenire sulla distribuzione esami-crediti, pretendendo una maggiore autonomia nel percorso formativo e il riconoscimento delle attività autogestite, riprendendoci i nostri tempi di studio e socialità. Per farlo abbiamo attivato anche un percorso di Inchiesta e conricerca sulla soggettività studentesca nell’era dl 3+2.
Il nostro obiettivo è riuscire a estendere, concretamente, questa potenza di autorganizzazione all’interno della nostra Università in divenire.
Un’Università che non vogliamo né azienda né feudo baronale, ma spazio aperto, libera produzione e circolazione di saperi vivi e conoscenze.

Reddito: dobbiamo riprenderci quello che noi stessi produciamo, ciò che ci spetta. Se i nostri cervelli, i nostri affetti e la nostra vita sono messi al lavoro allora che ci paghino!

La nostra soggettività eccedente – questo fantasma – è sempre in movimento, per scardinare l’apparato di cattura di questo potere misero.

L’Università che vogliamo c’è già.
Il nostro tempo è qui e comincia adesso

Greetings from ghosts

Il collettivo si riunisce tutti i lunedì alle 17:00 in aula studenti c38@riseup.net

Ci trovate anche in aula Espress (via Zamboni 34) tutti i giovedì dalle 13 alle 19

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